Sintesi del progetto

Goccia_Olio
Il contesto territoriale in cui si collocano le aziende coinvolte nel progetto è caratterizzato da problematiche comuni: bassi livelli di redditività del comparto agricolo, rischio di abbandono dell’attività agricola nei terreni meno produttivi e marginali con significativi effetti negativi sulla difesa idrogeologica e sul paesaggio, crescente tasso di disoccupazione giovanile e femminile, elevato grado di marginalità delle aziende, carenze di infrastrutture e servizi.
Una delle soluzioni individuate anche dalle programmazioni regionali e comunitarie per accrescere la redditività delle imprese del settore agricolo, creare nuova occupazione e salvaguardare l’ambiente naturale e la biodiversità, può essere rappresentata dalla diversificazione delle attività aziendali. La diversificazione delle attività agricole verso produzioni non alimentari consentirebbe di valorizzare colture che, da un lato, permettono di utilizzare terreni marginali e, dall’altro, possono trovare nuovi spazi di mercato. La coltivazione delle oleaginose rappresenta una delle possibili strade in quanto tali piante forniscono oli da utilizzare come carburanti o nell’industria chimica e, al tempo stesso, forniscono panelli di estrazione utilizzabili sia per la cogenerazione energetica sia come ammendanti del terreno con azione repellente o tossica verso i parassiti delle radici. Tra le colture da olio particolarmente interessanti per l’ambiente mediterraneo, il ricino presenta alcune caratteristiche di resistenza alla siccità e di qualità dell’olio e dei suoi derivati che ne fanno una coltura ad elevate potenzialità per i nostri ambienti. Le tecniche di coltivazione necessitano di essere ottimizzate ed innovate in particolare in ambiente mediterraneo dove l’acqua di irrigazione è il principale fattore limitante la coltivazione e produzione delle colture. La valorizzazione di colture oleaginose adatte a ambienti marginali permette al comparto agricolo di svolgere un ruolo di rilievo sia come fornitore di energia che di salvaguardia ambientale, inserito in un progetto più ampio di multifunzionalità dell’agricoltura che abbia per riferimenti la sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Per quanto riguarda i fabbisogni indicati nel PSR Sicilia 2014-2020 (cap.4) si riportano alcuni riferimenti inerenti il presente progetto: – 4.2.3. F03 Incremento della redditività e del valore aggiunto del settore agricolo e forestale Priorità/aspetti specifici 2A) Migliorare le prestazioni economiche delle aziende e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento, aumentare la quota di mercato e la diversificazione delle attività. 5A) Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura 5B) Rendere più efficiente l’uso dell’energia nell’agricoltura e nell’industria alimentare 5C) Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia 5D) Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura
– 4.2.4. F04 Incentivare la creazione, l’avvio e lo sviluppo di attività economiche extra-agricole, in particolare per giovani e donne Priorità/aspetti specifici 6A) Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione
– 4.2.14. F14 Tutelare la qualità delle risorse idriche superficiali e sotterranee Priorità/aspetti specifici 4B) Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi
– 4.2.15. F15 Incrementare l’efficienza dell’uso della risorsa idrica a fini irrigui – 4.2.16. F16 Incentivare la produzione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili Priorità/aspetti specifici
2A) Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività
5B) Rendere più efficiente l’uso dell’energia nell’agricoltura e nell’industria alimentare
5C) Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della bioeconomia
6A) Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione
– 4.2.18. F18 Ridurre le emissioni di CO2, limitare input energetici nella gestione aziendale, incrementare il carbonio organico nei suoli Priorità/aspetti specifici · 5D) Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca prodotte dall’agricoltura · 5E) Promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale.

INNOVAZIONI DA INTRODURRE

Innovazioni di processo

Il capofila, assieme ai partner tra cui, in particolare, l’Università di Catania ha effettuato per diversi anni ricerche e prove di coltivazione ed utilizzo del ricino individuando la varietà tunisina come la più produttiva (resa media in seme 5.7 t ha-1, resa media in olio di 2.54 t ha-1 e contenuto in olio intorno 44%).

La presente proposta progettuale intende trasferire alle aziende le conoscenze e la tecnologia in possesso al Capofila, all’Università di Catania ed al CNR. In particolare saranno creati dei campi dimostrativi presso le aziende agricole dove verranno adottate tecniche innovative di coltivazione compreso l’utilizzo del substrato Niura (brevetto del capofila) un copolimero miscelato a pomici, torba e lave macinate, fortemente igroscopico che contribuirà alla riduzione del consumo di acqua. Inoltre sarà effettuata la spremitura dei semi raccolti con una macchina innovativa al fine di ottenere dell’olio da utilizzare nelle macchine agricole e dei panelli di estrazione da utilizzare come matrice per la cogenerazione e ammendante con funzione bioinsetticida. La raccolta sarà effettuata anche mediante l’utilizzo di un innovativo attrezzo raccoglitore che agevolerà la raccolta manuale.

La raccolta verrà effettuata anche mediante l’utilizzo di un innovativo attrezzo raccoglitore che agevolerà la raccolta manuale.

L’Università di Catania ha eseguito ricerche sulle oleaginose e sull’uso degli oli come biocarburante:

1) Fondi ricerca legge 499/99 – Regione Siciliana – Assessorato Agricoltura e Foreste DDS 2040/2004: “Colture alternative da biomasse per energia sull’altopiano Ragusano”;

2) REGIONE SICILIANA – Fondi legge n. 499/99 (“Riduzione dell’impatto ambientale nella serricoltura meridionale”)

3) Misura 124 PSR Sicilia 2007-2013 “Energie naturali”.

4) Progetto MIPAF ‘FAESI’ “Filiere agro energetiche nel Sud Italia”.

 

Innovazioni di prodotto

Nelle aziende partner del progetto saranno testate le seguenti applicazione dell’olio e dei sottoprodotti:

          Utilizzo dell’olio di ricino, del panello di estrazione e dei residui colturali per la cogenerazione

          Utilizzo dell’olio di ricino come biocarburante

          Utilizzo dei panelli e dei residui come ammendante e bioinsetticida